lunedì 19 novembre 2012

KOMBAT LEAGUE CAGE FIGHT 5 23 NOVEMBRE 2012 - CRAZY BULL CAFE' VICENZA TORNANO I PROTAGONISTI DELLE MMA SUPERFIGHT LEONARZO ZECCHI VS ARBER MURATI EUGENIU DEOZU VS LELI GEGA DIMITRI ANGELINI VS LUCIANO D'OVIDIO E MOLTI ALTRI...





Ancora una grande serata ci attende a Crazy Bull Cafè di Torri di Quartesolo (VI)
Inizio dalle 19.30 UDERCARD dalle 20.30 Galà serale professionistico.

CARD IN PROGRESS (i match non sono inseriti in ordine di svolgimento)
DISCIPLINA - PESO - ANGOLO BLU - ANGOLO ROSSO
K-1 -63,5 GIACOMO FILIPPIN BLACK SHEEP TEAM VS EMANUELE DONATELLO PRORING VERONA MT -67 ADRIANO GHELLER MUAY THAI CLAN CASSOLA VS NICOLA VALMARANA SKORPIO TEAM K-1 -81 FRANCESCO BATTISTELLA PRORING VERONA VS MATTIA CESTARO FIGHTINGCENTER K-1 -71 RUGGERO NICO UTC VS FEDERICO ZAMPINI JEF TEAM K-1 -63,5 ROBERTO CECCHETTO BLACK SHEEP TEAM VS SIMONE COATO TEAM FORGIONE MT -75 MATTIA BAGGIO BADBOY VS COSTICA BUGEAC MUAY THAI CLAN CASSOLA K-1 -60 KATIA KUMAR UTC VS IRENE PASQUAL READY TO FIGHT FERRARA MMA -66 RIVER AGNOLETTO TEAM ADVANCED VS DAN GHEORGHITA UTC MMA -84 FABIO FERRARI READY TO FIGHT FERRARA VS GIACOMO DANESIN SHOOT TEAM MESTRE MMA -93 ANDREA BELLATO READY TO FIGHT FERRARA VS AGUSTIN VIDOVIC TEAM DRITAN (AUSTRIA)MMA -70 FRANCESCO TOSONE RANE NERE VS GIANLUCA LAMPUGNANI MMA ACADEMY MMA -77 ANGELO MARLECI SHOOT TEAM MODENA VS VINCENZO CATURANO SHOOT TEAM MESTRE MMA -77 MASSIMILIANO DIVORA TEAM BRONDANI VS NICHOLAS ZANATO SHOOT TEAM MESTRE MMA -77 FINALE TORNEO -77KG
MMA -70 JOSH DOMANOSKI TEAM ARMLOCK VS NORRIS PASCUT TEAM BRONDANI MMA -70 MICHAEL "BANKS" FORD TEAM ARMLOCK VS DOKU DORIM UTC MMA -70 ELIA STARNINI NHB CREW VS ALEX GIACOBAZZI SHOOT TEAM MESTRE MMA -70 DAMIANO BERTOLI TEAM WARRIORS VERONA VS TBA
MMA -77 ARBER MURATI TEAM WARRIORS VERONA VS LEONARDO ZECCHI NHB CREW MMA -84 GEVORG GRITKO READY TO FIGHT FERRARA VS TBA
K-1 -72,5 EUGENIU DEOZU PRORING VERONA VS LELI GEGA (AUSTRIA)
K-1 -67 VOLODYMIR IGNATOV UTC VS ENRICO BRESOLIN BADBOY K-1 -63,5 DUCA CIPRIAN JEF TEAM VS DANIEL CHIARIELLO BLACK SHEEP TEAM K-1 -67 DIMITRI ANGELINI PRORING VERONA VS LUCIANO D'OVIDIO BUDOKAY AVEZZANO MT -71 ANDREA LETIZIA MUAY THAI CLAN CASSOLA VS TEAM MATCH BULL K-1 -71 FEDERICO FASOLI TEAM FORGIONE VS TBA
K
-1 -75 PIETRO VERONESI PRORING VERONA VS TBA
MMA -66 NICOLAI TURCAN SHOOT TEAM MODENA  VS TBA

JANUS FIGHT NIGHT 2012 – IN THE CAGE

Author: Roberto Ravarro | Filed under: Maverick 
 
Sono già disponibili i biglietti per JANUS FIGHT NIGHT 2012 – IN THE CAGE!
 L’evento inizierà alle ore 16,00 fino alle 21,00 (ca.)
presso il palasport A.CERON di SELVAZZANO DENTRO (via Euganea 51)
visualizza mappa
TRIBUNA € 20,00
TAVOLO € 30,00 (HAPPY HOUR)
TAVOLO VIP € 40,00 (FOOD, DRINK & GADGET)

ECCO I PUNTI VENDITA:
- TEAM BIOLCATI (VI) Leonardo Biolcati 347 7631544
- COMBAT ACADEMY (BRUGINE, PD) Simone Palazzin 338 2183506
- POWER GYM (PD) Loris Toffanin 347 8864700
- FREE SPORT COMBAT (PD SUD) Corrado Bettella 349 6452656
- MAVERICK BOXING GYM (SELVAZZANO, PD) 049 8055337
- DOJO SACILE (PN) Giacobbe Serbati 342 0695938
- LA VIA DELLA SPADA (VR) Adriano Longo 045 6152713

Janus Fight Night 2012

venerdì 16 novembre 2012

IL PUGILATO IN TELEVISIONE




RaiSport 1

Venerdì 16 novembre 2012

22:45      Pugilato: Campionato Italiano Pesi Medi Rotolo-Cosseddu

martedì 13 novembre 2012

KOMBAT LEAGUE CAGE FIGHT 5 23 NOVEMBRE 2012 - CRAZY BULL CAFE' VICENZA TORNANO I PROTAGONISTI DELLE MMA SUPERFIGHT LEONARZO ZECCHI VS ARBER MURATI MATTIA SCHIAVOLIN VS TBA EUGENIU DEOZU VS LELI GEGA DIMITRI ANGELINI VS LUCIANO D'OVIDIO E MOLTI ALTRI...



MMA - Alessio Sakara (documentario)




“SUL RING TI AMMAZZAVA, FUORI TI AMAVA” - SE NE VA IL GRANDE CARMEN BASILIO, L'ULTIMO EROE DELLA VERA BOXE

Emanuela Audisio per "la Repubblica"
FOTO RECENTE DI CARMEN BASILIO jpeg Quella faccia non c'è più. E nemmeno quella boxe selvaggia. La seppelliscono oggi. Ma quella faccia è la grande boxe. Livida, cruda, gonfia. Però anche spigolosa e resistente. Spaccata in due. Imbarazzata dal dolore, ma fiera. Terribile nella sua bellezza. E resterà per sempre. «Aveva più cuciture di una palla di baseball», disse Angelo Dundee.
CARMEN BASILIO jpeg Quando erano re, si picchiavano così, non stop: e non andavano mai giù, nemmeno se li ammazzavi. Sul viso di Carmen Basilio si era scagliata un'epoca da massacri di San Valentino. Pugni al posto dei mitra. Rasoiate, niente dolcezze. Cassius Clay era un bambino, Simon e Garfunkel non avevano ancora composto "The boxer", la mafia vendeva incontri, la boxe era insanguinata e la tv in bianco e nero.
Basilio è morto a 85 anni, oggi i funerali a Rochester. Carmen era un immigrato italiano, si chiamava Carmine, in famiglia erano in dieci figli, lavoravano la terra a Canastota, sopra New York, raccoglievano cipolle, con qualsiasi tempo. «Con cinque sorelle più grandi devi imparare presto a combattere».
Carmen va a faticare nei campi a cinque anni, poi si arruola nei Marine, dove impara a boxare, passa professionista nel ‘48, con poca fortuna: si rompe mani e sopracciglia. Per mantenersi lavora in fabbrica, sveglia all'alba e dopo il turno subito in palestra. Scherza con il padrone: un giorno diventerò campione del mondo. E l'altro: tu sei pazzo. Ma Basilio che guadagna 50 dollari a incontro, non molla: quitters never win. Chi rinuncia non vince.
CARMEN BASILIO SUL RING jpeg Nel ‘53 sfiora il titolo mondiale dei welter contro Kid Gavilan, "il falco di Cuba", che per la prima volta finisce a terra. La rivincita non si fa anche perché Basilio non collabora con la mafia e diventa il primo pugile allenato da Angelo Dundee alla 5th Street Gym a Miami Beach dove non è ancora arrivato Ali. Per le lacerazioni sopra l'occhio Dundee studia una pomata con timo, cloruro e vaselina. Perché Carmen è di quelli che cerca il corpo, non indietreggia mai, anche se le busca. Un vero Rocky. Il secondo tentativo mondiale riesce: nel ‘55 batte per ko Tony DeMarco alla 12esima, s'inginocchia nell'angolo e urla «I did it».
Ma rischia: un uppercut dell'avversario lo solleva da terra, in qualche modo però Basilio atterra in piedi. E vince anche il rematch, sempre nella stessa maniera. Quando però DeMarco da vecchio va a trovarlo a casa sua a Irondequoit, Carmen toglie dalla parete la foto di quell'incontro, perché non vuole offendere l'amico-rivale con quel ricordo. E Basilio andrà anche al funerale del figlio di Demarco, morto in un incidente d'auto.
CARMEN BASILIO CONTRO SUGAR RAY ROBINSON CARMEN BASILIO CON LOCCHIO TUMEFATTO jpeg «Era fatto così: sul ring ti ammazzava, appena sceso ti amava». Umile e modesto, non sopportava il grande Sugar Ray Robinson che in strada a Broadway con il suo clan lo aveva snobbato con arroganza. Sul ring i due si affrontano nel ‘57 per il titolo dei medi allo Yankee Stadium davanti a 38 mila spettatori.
Carmen va sempre avanti e gliele suona, Dundee nell'undicesima conta i colpi: Basilio porta 34 diretti e vince ai punti. Sei mesi dopo, la rivincita: Robinson ha problemi di peso ed è costretto prima dell'incontro a 20 ore di digiuno. Poi mira alla debolezza di Carmen: l'arcata sopraccigliare. Picchia e squarcia sempre lì: al sesto round l'occhio sinistro non c'è più. Chiuso. Al suo posto un pallone. Carmen non vede, ma non rinuncia. Perde ai punti, Robinson conquista per la quinta volta il mondiale, e la folla fischia il verdetto. La crisi arriva alle tre di notte.
Dopo ore di ghiaccio Dundee si accorge che dall'occhio di Basilio esce sangue, corrono all'ospedale, dove lo salvano. La foto di Carmen a letto, con l'occhio bendato fa il giro del mondo. Dundee, che se ne intendeva: «Per essere un campione devi arrivare fino alla fine e oltrepassare quella linea, Carmen lo ha fatto molte volte».
CARMEN BASILIO CON I SECONDI Il terzo incontro non si fa, Robinson rifiuta di affrontarlo. Basilio si ritira nel ‘61, dopo 79 match, 56 vinti, di cui 27 per ko, per cinque anni consecutivi è stato "fighter of the year". È l'uomo che ha battuto Sugar Robinson, il dio del ring: 202 incontri, 175 successi, 109 per ko. Quando la boxe contava, era la forza del mondo, le famiglie portavano ai campioni i figli da benedire e Carmen che andava a messa ogni domenica non si faceva il segno della croce prima di combattere, ma solo dopo. Gli chiesero perché. Era seduto sui gradini marci della vecchia palestra, rispose con la più bella didascalia alla sua faccia devastata: «Dio non ti aiuta se non sai boxare».






SUGAR RAY ROBINSON VS CARMEN BASILIO                                                                  23.9.1957


 

Sugar Ray Robinson vs Carmen Basilio II  

25.3.1958

 

 

venerdì 9 novembre 2012

giovedì 8 novembre 2012

LA BOXE IN TELEVISIONE: sabato 10 novembre



Diretta su Sportitalia 2, ore 22.30
 

 INCONTRO INTERNAZIONALE PESI MEDI – 6 ROUNDS
DOMENICO “VULCANO” SPADA
35-4 (18 KO)
ITALIA
CAMPIONE DEL MONDO SILVER WBC
Vs
SANDOR RAMOCSA
12-21 (4 KO)
UNGHERIA

A seguire – CAMPIONATO UNIONE EUROPEA PESI WELTER – 12 ROUNDS
GIANLUCA BRANCO
45-3-1 (23 KO)
ITALIA
CO-SFIDANTE
Vs
KRZYSZTOF BIENIAS
42-4-1 (16 KO)
POLONIA
CO-SFIDANTE

martedì 6 novembre 2012

Kickboxing K1 Style: K-1 Rising World Grand Prix 2012 - Los Angeles, California September 8, 2012 Memorial Sports Arena , City Los Angeles - VIDEO





http://v.youku.com/v_show/id_XNDQ5NTQxNDIw.html

Kickboxing K1 Style: 2012-05-27,K-1 Rising 2012 World Max Final 16 - VIDEO












http://v.youku.com/v_show/id_XNDA0MDIzODQw.html

Kickboxing K1 style: Glory World Series 2012 - First 16 fight card - VIDEO





Kickboxing K1 Style: Glory 3, Petrosyan trionfa a Roma VIDEO



L’ italo-armeno trionfa al Palalottomatica e si riconferma campione del mondo dei pesi medi battendo ai punti l’olandese Robin Van Roosmalen: “E’ la vittoria più importante della mia vita”


 domenica 04 novembre 2012











ROMA – Giorgio Petrosyan vince la finalissima di “Glory 3” e si riconferma campione del mondo dei pesi medi delle Glory World Series. Di fronte a circa 5 mila spettatori accorsi al Palalottomatica per il grande evento e in mondovisione con 183 paesi collegati in tutto il pianeta, l’armeno “azzurro” ha conquistato la prestigiosa cintura al termine di una competizione eliminatoria avvincente e durissima battendo lo statunitense Ky Hollenbeck, il georgiano Davit Kiria e, nella finalissima per il titolo, l’olandese Robin Van Roosmalen.

LE SFIDE – Intorno ad altri emozionanti match di esibizione si sono consumati i sette incontri per il titolo: quarti di finale, semifinali e finalissima hanno regalato grande spettacolo sul ring dell’arena capitolina. Il primo sfidante di Petrosyan è stato lo statunitense Ky Hollenbeck, di cui l’approccio in pressing è sembrato non impensierire troppo il campione in carica: appena un minuto per mettere al tappeto l’avversario, che si rialza e chiude a fatica il primo round. La seconda ripresa dura solo una manciata di secondi, dopo un corpo a corpo Hollenbeck poggia male il piede destro a terra e un crack alla caviglia lo costringe al ritiro. In semifinale Petrosyan ritrova il georgiano Davit Kiria, uscito vittorioso ai punti nell’altro quarto con lo svizzero Shemsi Beqiri. Avversario ostico e duro, Kiria fà sudare le cosiddette “sette camicie” a Petrosyan, costringendolo ad una difficile vittoria ai punti solo al termine di tre round disputati sul filo dell’equilibrio, decisivo in favore dell’ italo-armeno solo qualche colpo in più messo a segno rispetto all’avversario. Petrosyan è in finale. Dalla parte opposta del tabellone l’ olandese Robin “poker face” Van Roosmalen staccava il pass per la finalissima demolendo per ko alla seconda ripresa prima il britannico Tim Thomas nei quarti, e ripetendosi poi in semifinale con lo svedese Sanny Dahlbeck (vittoria sul nipponico Sato nei quarti) allo scadere del terzo round. Finale scintillante, un incontro di grande intensità e spettacolo giocato a viso aperto dopo una fase di studio durata appena qualche secondo: il primo round s’infiamma con un gancio sinistro di Petrosyan che fà traballare l’olandese, Van Roosmalen controrisponde qualche istante dopo mettendo a segno un destro di rara potenza sul quale l’armeno “azzurro” non può fare a meno di accasciarsi cadendo sulle ginocchia. La seconda e la terza ripresa vedono l’olandese più volitivo, ma meno preciso del “dottore” (soprannome di Petrosyan, ndr) che rientra bene coi colpi e quando trova il pertugio si fa sentire eccome. I due contendenti chiudono in piedi, la palla passa ai giudici che decretano la vittoria di Petrosyan e fanno esplodere la gioia del Palalottomatica che lo consacra campione del mondo.

DICHIARAZIONI – Distrutto, stremato, ma felice. Petrosyan è messo subito a disposizione di microfoni e taccuini, significative le sue poche parole: ”E’ stata la vittoria più bella della mia vita, più di quella in Giappone dove mi sono laureato campione del mondo di K1, sono felicissimo – dichiara il campione – sapevo che non sarebbe stato facile, la finale poi è stata davvero dura, nell’ultima ripresa ho voluto rischiare pochissimo perché sapevo di essermi aggiudicato le prime due, volevo vincere e ho vinto. Il pubblico? Fantastico, ho sentito il calore della gente di Roma che incitava il mio nome nei momenti meno facili, questo mi ha dato più carica in ogni incontro, ho sempre detto che senza di loro non potevo vincere. Una dedica? Per la mia famiglia, mio fratello e il mio allenatore”.