A.S.D. SPARTACUS PADOVA
CORSI DI KICKBOXING E K1 RULES
Mercoledì e venerdì dalle ore 19 alle ore 21.30 presso Oasi 2000 - Ingresso Tennis e Squash:Via Pioveghetto, 9 - 35126 Padova - Tel.0498712600
/Martedì e giovedì dalle ore 20.30 alle ore 21.45 presso Energym Club -
Piazzetta Sartori, n.20 - 35137 Padova Tel. 049.8762439
martedì 13 novembre 2012
“SUL RING TI AMMAZZAVA, FUORI TI AMAVA” - SE NE VA IL GRANDE CARMEN BASILIO, L'ULTIMO EROE DELLA VERA BOXE
Emanuela Audisio per "la Repubblica" FOTO RECENTE DI CARMEN BASILIO jpeg
Quella faccia non c'è più. E nemmeno quella boxe selvaggia. La
seppelliscono oggi. Ma quella faccia è la grande boxe. Livida, cruda,
gonfia. Però anche spigolosa e resistente. Spaccata in due. Imbarazzata
dal dolore, ma fiera. Terribile nella sua bellezza. E resterà per
sempre. «Aveva più cuciture di una palla di baseball», disse Angelo
Dundee. CARMEN BASILIO jpeg
Quando erano re, si picchiavano così, non stop: e non andavano mai
giù, nemmeno se li ammazzavi. Sul viso di Carmen Basilio si era
scagliata un'epoca da massacri di San Valentino. Pugni al posto dei
mitra. Rasoiate, niente dolcezze. Cassius Clay era un bambino, Simon e
Garfunkel non avevano ancora composto "The boxer", la mafia vendeva
incontri, la boxe era insanguinata e la tv in bianco e nero.
Basilio è morto a 85 anni, oggi i funerali a Rochester. Carmen era un
immigrato italiano, si chiamava Carmine, in famiglia erano in dieci
figli, lavoravano la terra a Canastota, sopra New York, raccoglievano
cipolle, con qualsiasi tempo. «Con cinque sorelle più grandi devi
imparare presto a combattere».
Carmen va a faticare nei campi a cinque anni, poi si arruola nei
Marine, dove impara a boxare, passa professionista nel ‘48, con poca
fortuna: si rompe mani e sopracciglia. Per mantenersi lavora in
fabbrica, sveglia all'alba e dopo il turno subito in palestra. Scherza
con il padrone: un giorno diventerò campione del mondo. E l'altro: tu
sei pazzo. Ma Basilio che guadagna 50 dollari a incontro, non molla:
quitters never win. Chi rinuncia non vince. CARMEN BASILIO SUL RING jpeg
Nel ‘53 sfiora il titolo mondiale dei welter contro Kid Gavilan, "il
falco di Cuba", che per la prima volta finisce a terra. La rivincita non
si fa anche perché Basilio non collabora con la mafia e diventa il
primo pugile allenato da Angelo Dundee alla 5th Street Gym a Miami Beach
dove non è ancora arrivato Ali. Per le lacerazioni sopra l'occhio
Dundee studia una pomata con timo, cloruro e vaselina. Perché Carmen è
di quelli che cerca il corpo, non indietreggia mai, anche se le busca.
Un vero Rocky. Il secondo tentativo mondiale riesce: nel ‘55 batte per
ko Tony DeMarco alla 12esima, s'inginocchia nell'angolo e urla «I did
it».
Ma rischia: un uppercut dell'avversario lo solleva da terra, in
qualche modo però Basilio atterra in piedi. E vince anche il rematch,
sempre nella stessa maniera. Quando però DeMarco da vecchio va a
trovarlo a casa sua a Irondequoit, Carmen toglie dalla parete la foto di
quell'incontro, perché non vuole offendere l'amico-rivale con quel
ricordo. E Basilio andrà anche al funerale del figlio di Demarco, morto
in un incidente d'auto. CARMEN BASILIO CONTRO SUGAR RAY ROBINSONCARMEN BASILIO CON LOCCHIO TUMEFATTO jpeg
«Era fatto così: sul ring ti ammazzava, appena sceso ti amava». Umile
e modesto, non sopportava il grande Sugar Ray Robinson che in strada a
Broadway con il suo clan lo aveva snobbato con arroganza. Sul ring i due
si affrontano nel ‘57 per il titolo dei medi allo Yankee Stadium
davanti a 38 mila spettatori.
Carmen va sempre avanti e gliele suona, Dundee nell'undicesima conta i
colpi: Basilio porta 34 diretti e vince ai punti. Sei mesi dopo, la
rivincita: Robinson ha problemi di peso ed è costretto prima
dell'incontro a 20 ore di digiuno. Poi mira alla debolezza di Carmen:
l'arcata sopraccigliare. Picchia e squarcia sempre lì: al sesto round
l'occhio sinistro non c'è più. Chiuso. Al suo posto un pallone. Carmen
non vede, ma non rinuncia. Perde ai punti, Robinson conquista per la
quinta volta il mondiale, e la folla fischia il verdetto. La crisi
arriva alle tre di notte.
Dopo ore di ghiaccio Dundee si accorge che dall'occhio di Basilio
esce sangue, corrono all'ospedale, dove lo salvano. La foto di Carmen a
letto, con l'occhio bendato fa il giro del mondo. Dundee, che se ne
intendeva: «Per essere un campione devi arrivare fino alla fine e
oltrepassare quella linea, Carmen lo ha fatto molte volte». CARMEN BASILIO CON I SECONDI
Il terzo incontro non si fa, Robinson rifiuta di affrontarlo. Basilio
si ritira nel ‘61, dopo 79 match, 56 vinti, di cui 27 per ko, per
cinque anni consecutivi è stato "fighter of the year". È l'uomo che ha
battuto Sugar Robinson, il dio del ring: 202 incontri, 175 successi, 109
per ko. Quando la boxe contava, era la forza del mondo, le famiglie
portavano ai campioni i figli da benedire e Carmen che andava a messa
ogni domenica non si faceva il segno della croce prima di combattere, ma
solo dopo. Gli chiesero perché. Era seduto sui gradini marci della
vecchia palestra, rispose con la più bella didascalia alla sua faccia
devastata: «Dio non ti aiuta se non sai boxare».
Nessun commento:
Posta un commento