
"E' una semifinale mondiale a tutti gli effetti, come lo fu quella del 17 marzo. Si affrontano i primi 2 del ranking WBC per cui è tutto molto semplice. Vediamo chi vince tra Mormeck e Wlodarczyk (il prossimo 22 dicembre a Parigi il polacco mette in palio il titolo WBC, che strappò, nel 2009, proprio a Fragomeni). Per capire contro chi andrà a combattere, da sfidante mondiale, o Silvio o Giacobbe. Sempre che non finisca in pari anche stavolta. Forse questo non accadrà, ma sono convinto che sarà un match molto equilibrato, come quello di marzo".
Sia Branco che Fragomeni, ripensando a freddo al match di Pavia, sono convinti di essere stati un pò penalizzati dal verdetto. Dice dunque Silvio: "Tutti hanno visto, tutto il mondo pugilistico ne ha parlato. A Pavia avevo vinto ma i giudici l'hanno vista diversamente. Magari stavolta avrò la peggio, ma questo non toglie che a marzo avevo vinto io. Non mi piace però recriminare e pensare al passato. Guardo avanti e inseguo il mio obiettivo. Diventare campione del mondo nella 4a diversa categoria. Sono convinto che Giacobbe sarà quello di sempre, lo stesso pugile battagliero che affrontai a Pavia. Rispetto a quel giorno però troveròà di fronte un Branco al 100%. Ricordate ? Mi fratturai un dito un mese prima della sfida di Pavia, per cui il giorno del match non potevo essere al 100%. E nelle ultime riprese qualcosa pagai. Però avevo vinto io"
Parola quindi a Giacobbe Fragomeni. Che ha rifilato qualche battuta pungente a Slvio, in piena conferenza. "Effettivamente dopo 8 riprese, a Pavia, ero indietro nel punteggio e lui era avanti, almeno di un paio di punti. Poi però lui ha mollato, mentre io ho insistito a tutta sino all'ultimo secondo. Credo di aver vinto le ultime 4 riprese e dunque, facendo un semplice calcolo, anche l'incontro. Nelle ultime 4 riprese io attacco e lui scappava. E credo che nella boxe vada premiato chi attacca, non chi va all'indietro" . Fragomeni, alla sua maniera, inquadra sinteticamente il match di Riva del Garda. "Si è visto anche a Pavia. Silvio è più tecnico di me, io sono un pugile da battaglia. Silvio è la tecnica fatta persona, io sarò il Toro. A Riva del Garda sarà la forza del Toro a prevalere sulla sapienza tecnica".
Chiaro che a Riva del Garda lo sconfitto, anche considerando l'anagrafe, uscirà in pratica dal grande giro. Il vincitore, in attesa della sua chance mondiale, potrà intanto dire di essere più forte dell'altro. Di esserlo sempre stato e di averlo, finalmente, potuto dimostrare.
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