- Gazzetta dello Sport
- Fragomeni batte Branco Ma sul ring è caos totale
RIVA DEL GARDA (Trento), 16 dicembre 2012
Vergognoso epilogo del bellissimo match per la corona Wbc Silver dei massimi leggeri. I giudici non riescono nemmeno ad annunciare il verdetto che si scatena l'inferno fra i due staff. Il risultato sarà comunque omologato
- La rissa a fine match. Bozzani
Ci sono stati i due pugili. Straordinari ancora una volta. E
poi c'è stato il contorno. Da dimenticare. Una pagina tristissima per
il nostro pugilato, che già non se la passa troppo bene e trova spesso
il modo di farsi del male.
il caos —
Giacobbe Fragomeni conquista la corona Wbc Silver dei massimi leggeri
nella rivincita contro Silvio Branco dopo il pari di marzo, ma per una
volta il match deve essere commentato dalla fine, cioè da un verdetto
che ufficialmente non c’è stato. Ebbene sì: dal ring non si è alzata una
voce per proclamare il vincitore. E’ successo infatti che al suono
dell’ultimo gong, mentre i pugili, stupendi protagonisti, si
abbracciavano esausti, i due angoli sono venuti a contatto: qualche
parola di troppo (già ne erano volate durante il match), una spinta, la
tensione che sale dopo una sfida agonisticamente intensissima. Si
accende un abbozzo di rissa, il clan di Branco, saputo che due giudici
su tre hanno visto il successo di Giacobbe, non accetta il verdetto e
non lascia il quadrato. Le forze dell'ordine tardano un po' a capire la
situazione, mentre qualcuno se la prende con arbitro e giudici e il
manager Salvatore Cherchi, per riportare la calma, promette a Silvio e
al suo entourage una terza puntata della sfida. Così, per evitare che la
proclamazione della vittoria di Fragomeni accenda definitivamente gli
animi dentro e fuori dal ring e metta in pericolo l’incolumità di chi ha
giudicato, dopo 50 minuti di attesa si decide di non comunicare i
cartellini. Mai visto.
ufficialità —
Il supervisor dell’incontro, Mauro Betti, è chiaro: "Il match ha un
vincitore ed è Giacobbe Fragomeni: non cambierò certo il verdetto, e
comunque non sono io il responsabile dell’incolumità dei miei giudici,
che deve essere garantita dall’organizzazione". L'ente mondiale, la
Federazione italiana e la Lega Professionisti, sulla base del suo
rapporto, decideranno quali provvedimenti adottare. In ogni caso, i
cartellini erano così suddivisi: Ciminale aveva 115-113 per Branco,
Silvi 116-112 per Fragomeni e Barrovecchio 115-114 per Fragomeni.
che match —
Il segno, ancora una volta, di un grande equilibrio e di una sfida
bellissima, rovinata da un finale indegno che si portava ancora dietro i
malumori del pari di nove mesi fa, un verdetto che aveva oggettivamente
sfavorito Branco e che, senza alcun scandalo, avrebbe potuto ripetersi
anche stavolta. Fragomeni ha vinto perché dopo le tre riprese iniziali
in cui non è riuscito ad inquadrare l’avversario, nella parte centrale
si è costruito la rimonta e il vantaggio grazie alla continuità
d’azione, seppur scomposta e all’aggressività con cui ha smorzato pian
piano la capacità di Silvio di anticiparlo. Le ultime due riprese,
ancora una volta, sono state la summa della bellezza di questo sport,
con il laziale che è andato vicinissimo alla soluzione di forza con un
paio di montanti tremendi. Due campioni senza tempo, fantastici. Che non
meritavano un corollario di desolazione.
dal nostro inviatoRiccardo Crivelli
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