

Sia Fragomeni che Branco sono motivati a dare il massimo.
“E’ il match della vita” – ha esordito Fragomeni – “perché il vincitore conquisterà il titolo silver e poi combatterà per il titolo mondiale dei pesi massimi leggeri WBC. Sono pronto per sfidare sia il campione “El Diablo” Wlodarczyk che Jean Marc Mormeck (se detronizzerà il polacco). Ho 43 anni, ma ho anche un grande amore per il pugilato ed è proprio questo che mi spinge a continuare l’attività agonistica. Silvio è un fuoriclasse, ha più esperienza di me, sono sicuro che il 15 dicembre a Riva del Garda darà il 100%, ma anch’io darò il massimo. Più che contro Silvio, è una sfida contro me stesso”.
Sulla stessa linea Silvio Branco: “Mettermi in discussione mi fa sentire vivo, voglio dimostrare a me stesso che sono ancora in grado di diventare campione del mondo. Sono convinto di aver vinto la prima sfida: al termine dell’ottavo round ero in vantiaggio ai punti e non capisco come ho fatto a sperperare quel vantaggio. Lo sanno solo i giudici che hanno decretato il pari. Nella rivincita spero di portare a segno colpi più incisivi per vincere in modo netto”. Immediata la replica di Fragomeni: “Anch’io sono convinto di aver fatto abbastanza per meritare la vittoria. Hai citato le ultime quattro riprese. Tutti sono concordi nel dire che la parte finale del match è stata mia. In ogni caso, al PalaGarda sarà un’altra storia. Ogni combattimento è diverso dal precedente. Ho visto solo una volta le immagini della prima sfida e non le riguarderò perché non serve. Chi è più in forma la sera del match vince”.
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