domenica, 28 ottobre 2012

L'incontro, che più volte negli scorsi
anni era sembrato sul punto di essere allestito, era stato giustamente
presentato alla vigilia come un appuntamento di importanza notevolissima
per il pugilato italiano. Raramente capita infatti di assistere a un
campionato europeo con due nostri portacolori contemporaneamente sul
quadrato impegnati a contendersi lo scettro continentale. Se poi uno di
questi viene da un tentativo mondiale sfumato per un soffio a causa di
giudici compiacenti col beniamino di casa, si capisce bene che il
livello di cui parliamo è davvero alto.
La
sfida non ha deluso le aspettative mostrandosi intensa ed emozionante
fin dalla seconda ripresa dopo un primo round di studio molto
equilibrato. Il copione tattico, subito chiaro e ben delineato, vedeva
il campione imporre la propria tecnica superiore con rapidi uno-due,
spostamenti laterali eseguiti con ottimo tempismo e combinazioni di
colpi per traiettorie interne che non hanno tardato a provocare
meraviglia e boati di entusiasmo nel pubblico; De Vitis dal canto suo,
meno dotato sotto il profilo tecnico, puntava tutto sulla propria
incrollabile determinazione, avanzando senza paura e cercando di
lavorare al corpo il rivale con montanti caricati.

Da
quel momento in avanti le speranze di De Vitis di ribaltare le sorti
del combattimento si sono via via assottigliate sempre più fino a che,
durante l'undicesimo round, quando il pugile brindisino, ormai conscio
di poter vincere soltanto per KO, si apprestava al disperato sforzo
finale, Boschiero lo ha centrato con alcuni ganci da antologia alla
mascella facendolo barcollare pericolosamente e sfiorando
l'atterramento. A questo punto al campione è sembrato mancare un pizzico
di killer instinct e, se pur fortemente provato, lo sfidante è riuscito
ad arrivare indenne a fine round. Un'ulteriore dodicesima ripresa
condotta alla perfezione ha poi legittimato in pieno la vittoria di
Boschiero sancita da un triplice 119 a 111 da parte dei giudici.
Personalmente avevo 119 a 109 per il campione avendo assegnato a De
Vitis unicamente il quinto round.

Per
De Vitis resta la certezza di aver fatto tutto il possibile
contro un avversario superiore. Nell'intervista successiva all'incontro
il pugile pugliese ha ammesso di aver preparato il match nella
consapevolezza della superiorità tecnica del rivale e che il piano
tattico consisteva nel cercare il KO durante gli ultimi round; piano
naufragato grazie al finale in crescendo del campione. A 33 anni
"Pitbull" è comunque ancora molto competitivo e può togliersi qualche
soddisfazione importante. Se Boschiero dovesse lasciare l'europeo per la
nuova sfida mondiale, in particolare, ci sarebbero tutti i presupposti
per una nuova opportunità continentale.
Foto tratte da:
datasport.it
sportenote.com
campioni.cn
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